Riflesso

Tu, che non mi appartieni, che sei parte di me e non ti conosco: come sei quando i miei occhi non possono seguirti? Come ti muovi, come occupi lo spazio, come moduli la voce? Quali fili di pensieri segui? e da quali ti lasci rapire?
Tu, che ti porti nel cuore già tante domande e guardi la tua immagine riflessa in un vetro per imparare a riconoscerti. Che desideri condividere segreti e cerchi una grande amicizia. Che mi somigli tanto da fare male.
Vorrei avere parole giuste per te, vorrei liberare il tuo cammino da tutti i sassi che ti faranno inciampare perchè hanno già fatto cadere me. Vorrei svelarti la tua fierezza e riempire di sole le giornate nebbiose in cui sceglierai di entrare.
Vorrei regalarti il suono della tua voce come lo sento mentre mi abbracci e mi parli all'orecchio.
Vorrei tu fossi diversa da me, perchè conosco le delusioni che incontrerai, le insicurezze che ti bloccheranno. So le lacrime che spenderai al buio e sento i pensieri che ti recitarai e che non troveranno voce.
Posso solo guardarti e amarti da lontano. Posso solo abbracciarti e solo se lo vorrai.
Non mi appartieni. Ed è questo il miracolo. E il mio dono.

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