Avrei voluto cancellare i miei pensieri in mezzo al vapore del ferro da stiro.
Non sono riuscita.
Vorrei saper gioire e basta per una notizia allegra.
Non ci riesco.
Sarà questa serata caldissima, sarà la stanchezza per una giornata vissuta di corsa. Saranno le parole che non si trovano; e i pensieri che non si desiderano.
Sarà il non poter avere voce. Sarà il ruminare di sinapsi e contatti elettrici e neuroni impazziti.
Sedersi davanti a un caffè.
Telefonare.
Dolorosa è la lucidità davanti a se stessi. Voglio mentirmi come mento alla mia vita in mezzo agli altri.
Voglio svegliarmi. Guardarmi allo specchio e scoprirmi differente.
E lo voglio domani. Come un miracolo.

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