Veleno

So di essere ancora intossicata dal veleno cattivo che mi hanno somministrato con accurata consapevolezza per anni, quando devo anche solo attraverso una tastiera, sfiorare le loro giornate.
Le mie mani tremano ancora, non come allora, ma ancora.
Il mio cuore batte ancora troppo forte per poter respirare. Non come allora, ma ancora troppo forte.
So di essere ancora in pericolo quando ricevo risposte elusive o che sottintendono una mia malafede: perché la cattiveria e la malafede sono in chi guarda, in chi ascolta.
So di essere ancora intossicata quando sogno incubi che mi riportano a giorni ancora troppo prossimi per essere passato.
Non so quando e se finirà.
E sono stanca.

Commenti

Castagna ha detto…
Io ci sarò.

Ma le migliaia di miglia che vorrei ci fossero tra me e questa ingratitudine cieca esistono, eh.

Ti abbraccio, M. Anche qui è durissima.

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