Negli ultimi due mesi hanno cercato di ucciderci.
Dovrei dire "ha". Ha provato con ogni mezzo che immaginava possibile a impedirci di lavorare, chiedendo a un giudice di farci chiudere "inaudita altera parte".
Abbiamo dovuto presentare una memoria difensiva, cercare l'aiuto di chi poteva conoscere i fatti, presentarci in un tribunale.
E attendere.
Senza respirare e con il cuore che non sapeva quale ritmo tenere nel suo battere.
E nell'attesa continuare a lavorare, a rispettare impegni e scadenze, festeggiare il compleanno di F., vivere, in qualche modo.
Abbiamo atteso come sospesi in un limbo doloroso e asfittico.
Poi dalle nostre finestre è entrata l'aria della primavera. Basta una telefonata, a volte, e una sentenza favorevole oltre ogni aspettativa e che ancora è appesa dietro di me, perché ancora fatico a realizzare che ho ripreso a respirare, che ho potuto smettere di prendere le odiate pastiglie che mi hanno consentito di non crollare sotto il peso di un'ansia che da sola non sapevo sopportare.
Adesso si corre.
Ci proverà ancora. Perché alcune persone non imparano nemmeno dai propri errori, perché i propri errori non riescono nemmeno a contemplarli nei loro peggiori incubi. Però quando ci ferirà ancora, ci troverà più forti.
Non so dire se quest'esperienza mi abbia insegnato anche qualcosa di positivo.
Di certo ho conosciuto un male che non immaginavo di incontrare.
Di certo il male che ha fatto a tutta la nostra famiglia resterà come cicatrice per sempre e non so se riuscirò a perdonare; a dimenticare sicuramente no.
Di certo ho dovuto cambiare il mio modo di vedere il mondo, le persone, e questo fatico a perdonarlo, perché non poter più sentire il mondo, "gli altri", come ospitali e accoglienti, mi priva del mio congenito ottimismo a oltranza che temo di aver perso per sempre.
Di certo mi ha procurato alcune ferite inferte da chi più amo e mi ha fatto ferire chi più amo come non avrei mai voluto, perché il dolore e la fatica rendono migliori solo i santi e noi proprio non lo siamo...
So che senza l'amore che ci unisce non saremmo riusciti ad attraversare questi mesi, gli ultimi di alcuni anni davvero troppo faticosi.
So che siamo riusciti a trovare una forza che forse nessuno di noi pensava di avere.
So che ci attende altra salita. E so che l'affronteremo insieme.

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