Silenzio

Impossibile non scegliere il silenzio.
La voce viene fraintesa, la parole non ascoltate.
Impossibile restare davvero in silenzio.
Ci sono le frasi di convivenza minima indispensabili.
Ci sono pensieri che non possono tacere.
Impossibile sentire il silenzio come la scelta giusta.
Troppi silenzi hanno ferito più delle parole sbagliate.
E però scelgo di provare a tacere. Perché non so dire. Sbaglio comunque. Forse allora il silenzio è l'errore meno pericoloso.
Non so nulla.
Solo il grigio che mi impedisce il sogno lento e il sonno libero da pensieri.
Non so come muovere i miei passi, dove orientare il mio andare.
Ascolto, e diventano carne, parole che tagliano.
E le sento ripetere dalla voce di chi non sa nemmeno quanto possono ferire.
Ascolto, e diventa carne, il silenzio che s'illude di lasciar correre, di risolvere.
Non voglio dire.
Non voglio ascoltare.
Occupo il mio tempo di gesti superflui.
Occupo il mio tempo di attimi superflui.
In attesa che arrivi sera; che cambi il giorno; che la luce diventi notte e poi sonno, per quanto senza respiro.
Occupo il mio tempo del nulla che sono; del nulla che do.
E m'illudo di sperare.
E continuo a camminare.
In silenzio. Finché saprò

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