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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Come una storia d'amore

Un libro non abbastanza bello da desiderare di scriverne, ma che merita comunque di arrivare all'ultima pagina e accanto, sul comodino, un libro che aspetta di essere aperto forse quanto io aspetto di aprirlo. Un autore che conosco, di cui amo il piacere di narrare, la scrittura senza fretta. Un po' come una storia d'amore attesa nei sogni. Quasi più bella nel pensarla che nel viverla. Un po' come un amore che vive nel desiderio di bruciare. Ho aperto il libro e trovato le parole che aspettavo. Ancora non so se mi ci perderò, se il mio respiro seguirà il ritmo della punteggiatura. Come una storia d'amore, il rischio è che nel sogno, nell'attesa, tutto sembri più bello.  Ma poi.  Non è bello cadere tra le braccia dell'amato?  E non è bello cadere tra parole che rimbalzeranno nel nostro pensare e nel nostro respiro fino all'ultima pagina?

14 febbraio

Immagine
A volte non basta il sole, per illuminare le giornate; non bastano un cielo azzurro e le montagne candide, per sorridere. A volte servono desideri piccoli a cui abbandonarsi, piccole cure, accudimenti lievi. A volte serve inciampare in gesti inaspettati che regalano lacrime felici e un respiro leggero. Un cuore di carta, una musica che porta lontano, un bacio piccolo. Il sole dentro.

13 anni

Sei venuta al mondo ieri e sono passati tredici anni. C'era il sole, tredici anni fa e c'era il sole ieri. Come ogni anno e nonostante l'inverno che ti ha accolta. Nonostante tu non sempre voglia vedere la luce che porti dentro, che esce piano da un sorriso a occhi bassi, dal gesto imbarazzato che scosta i capelli dal tuo volto. Hai luce buona per scegliere la strada da seguire. Domani. Oggi sei qui. Incerta e sfrontata. Timida e sicura. Scontrosa di una dolcezza preziosa. Oggi sei qui. Con occhi grandi come il tuo cuore. Con cuore grande come i troppi pensieri confusi che ti fanno mia figlia più dei colori che ti ho dato. Oggi sei qui. Con l'elenco dei tuo difetti e lo stupore di chi vede la tua bellezza e l'accarezza nei tuoi capelli che dormono leggeri. Oggi sei qui. E posso non comprenderti guardandoti. Sei qui. A sfuggire un bacio che vorresti. A celare l'abbraccio che il sonno non nega. A cercare il tuo posto, la tua strada, la tua voce, il tuo pass

Tanto non riesco a lavorare...

Capitano giorni in cui la testa sembra voler scoppiare, staccarsi dal corpo per andare a posarsi su un cuscino nel buio e aspettare. Che passi. Capitano giorni in cui il cuore lo senti a brandelli che si staccano e restano lì, per terra, rischiando di venir calpestati e persi per sempre. Capitano giorni in cui il cioccolato non sortisce effetto. Giorni che non basta il caffè. Giorni che possono essere lievi ma che sembrano macigni sulle spalle, nel cuore, tra i pensieri. Capitano giorni in cui il consueto sentirsi sola diventa ancor più pressante e pesante e doloroso. Capitano giorni in cui si vorrebbe solo sparire. Almeno per  un po'. Almeno per il tempo necessario a ricomporre i pezzi, il cuore, i pensieri. Invece si resta qui. S'indossa un vestito bello e si cammina su tacchi troppo alti. Invece si resta qui. Con gli occhi truccati con cura e le labbra spoglie e si tenta di sistemare i capelli confusi. Invece si resta qui. Si finge di lavorare e un po' lo si fa

Luce e polvere

"...Siamo la luce di un fiammifero bruciato che al toccarlo diviene polvere." ........................... Nello spazio fra le quattro stagioni ti troverò, quando si portano a passeggio i bambini e le anime sono rese come piatti sporchi in una mensa operaia. Noi siamo una religione e nessuno crede nelle nostre sacre scritture.  I nostri sguardi si nascondono fra le pieghe delle tende che fanno filtrare le preghiere d'altri e la luce cadente. Si toccheranno i nostri angeli quando ci abbracciamo nell'oscurità, qualcuno accenderà una candela per proclamare un regno? Siamo la luce di un fiammifero bruciato che al toccarlo

Tulipani

I tulipani che ho sul tavolo come unico colore di questi giorni umidi e grigi di pioggia incessante. Del loro muoversi e disporsi nel vaso come parlassero tra loro, avrei voluto scrivere stasera. Ma è la sera che temo di averti perduto. La sera che hai strappato il solo filo rimasto ad unirci. Resto qui, ti aspetto, non cancello niente, non strappo. Ti aspetto. Ti aspetto