Azzorre

Eppure questo potrebbe essere uno dei miei giorni preferiti.
Pioggia e temporali che hanno accompagnato i miei sogni, belli, fatti mano nella mano con una ragazzina timorosa.
Pioggia e temporali anche la mattina. Mattina grigia e un po' buia, fresca. Ideale da lasciar passare leggendo, sotto una coperta leggera, con la finestra aperta a sentire il profumo e il rumore della pioggia.
Invece aspetto che questo giorno possa finire presto.
Aspetto di chiudere gli occhi perché i miei sogni, da un po', sono spesso più belli dei miei giorni.
Aspetto di chiedere aiuto alla mia innata capacità di rimozione per rivolgere il mio pensare a pensieri leggeri e belli e un po' inutili e leggeri e belli proprio per questo.
Nel mentre resisto.
Ma ultimamente la resistenza sta prendendo la forma di un progetto di "fuga".
Necessità di trovare dove si è nascosto il coraggio per farlo. E farlo bene.
Fuga che non deve essere un fuggire ma un cambiare verso quell'altrove che mi consenta di trovare il mio mare e la mia isola: e che non sia deserta!
Se non ricorderò dove ho nascosto il coraggio e la dove la capacità di farlo, allora sarà tristezza faticosa da reggere. E non ne ho voglia.
Ho voglia di essere contenta, di volermi bene per volerne a chi amo. Ho voglia di dimenticare i pensieri sterili e i mal di testa che portano con sé.
Ho voglia di trovare qui le mie Azzorre e coltivare qui le mie ortensie.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pausa

Sera