Come avrei cullato te

I giorni della mia attesa negata stanno finendo e io li cullo.
Come avrei cullato te.
Cullo la tua assenza, la tua presenza di figlio mancato.
Coccolo il desiderio di immaginarti, di annusarti, di tenerti fra le braccia.
Cullo il profumo che so, la morbidezza che so, l'amore che so.
Coccolo la tristezza che non se ne andrà, il vuoto che non si riempirà.
Non ho ancora trovato il perché, non so ancora come e quando e se deciderai di fiorire nei nostri giorni.
Non ho ancora trovato il battito del cuore che mi consente di parlare di te senza sentire quello che so dire solo qui.
Non ho ancora trovato il modo di lasciarti andare come si devono lasciare andare i figli quando crescono, quando lasciano la nostra mano.
Forse perché la tua mano l'ho solo immaginata, solo desiderata.
E allora ti coccolo come non mi è stato concesso di fare.
E ti lego al mio cuore con un filo sottile, perché tu possa volare e farmi alzare gli occhi al cielo per cercarti.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pausa

Sera