Ritorno

Di questa estate ormai finita porterò con me ancora per un po' il colore del sole sulla mia pelle, le voci dei ragazzini nell'aia, la fatica del tentativo di comprendere chi non sa come fare a crescere, gli entusiasmi per i piccoli successi di bimbi tenaci, i volti di chi si incontra di rado e con affetto.
Porterò con me la settimana noi quattro soli, in un mare che non conoscevamo, in una terra solo sfiorata; non consentirò al mio cuore di scordare le immagini di una città viva solo nel testardo desiderio di chi l'ha lasciata e uccisa dalle menzogne di chi ha usato una tragedia per il proprio effimero trinfo.
Un'estate che ha portato notizie di attese di gioia che hanno ingarbugliato il mio cuore e i miei pensieri.
Perchè non riesco a gioire con leggerezza di una vita che cresce nel ventre di un'altra.
Perchè ho compreso che la primavera passata non ho perso solo il mio bambino, ho perso, mi è stato strappato da dentro, il desiderio stesso.
Perchè adesso ho una paura terribile che possa capitare ancora e nello stesso tempo non so fare a meno di pensarci.
Perchè mi sento circondata da pance che vivono e crescono e perche' non so più tenere in barccio un piccolino senza sentire una fitta lì dove un pezzo del mio cuore non c'è più.
E per tutto questo, non so perdonare, non ci riesco.
Se sapessi chi perdonare...

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