Domenica sera

Spesso mi capita di vedermi riflessa in uno specchio e non riconoscermi.
L'immagine che mi ritorna non coincide con quella che sento. E mi spavento.
Ma come mi vedo io, non lo saprei dire.
Ho dato solo da pochi giorni contorno chiaro a un sentire che stava lì, confuso, da molto tempo.
Sono cambiata tanto, pur restando immobile.
Non ricordo dove ho messo il mio ottimismo ad oltranza.
Non so più in quale cassetto ho chiuso i miei sogni.
Non trovo più la chiave per aprire la porta alle idee assurde che danno leggerezza ai gesti e regalo attesa ai giorni.
E nello stesso tempo porto sulla pelle tutte le speranze, le illusioni, i sogni che mi hanno fatta arrivare fin qui.
E fa male, sentirsi traditi da se stessi.
Fa male sapere dell'inevitabilità del tradimento, perchè continuare a credere ai miracoli, sarebbe un dolore ancora più grande.
Ma se è così, se davvero non trovo, non ricordo, non so più dove sono i miei sogni, dove sono il mio ottimismo e la mia incapacità di crollare, perché solo a pensarlo i miei occhi si velano e il battere del mio cuore si fa più pesante?
Chiedo a Dio di farmi diventare buona, di darmi la capacità di sentire un po' di gioia, così che possa restituirla.
Non so chiedere.

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