Andare. Tornare.

Molti pensieri e nessuna parola possibile.
La pelle, dopo il sole, il sale, le onde, ha nuova consistenza. La sento sotto le dita e non la riconosco come mia.
I capelli sono tornati confusi e anarchici. Era ora!
Molte parole lette, pagine divorate con la pigrizia dei pomeriggi estivi che sembrano non finire mai.
Giorni tra parentesi e poi ancora a casa.
Respiro piano. Di aria me ne servirà buona scorta.


Commenti

Post popolari in questo blog

Pausa

Sera