Andare. Tornare.

Il giorno che sei uscito dalla mia porta, che ho chiuso la porta, non è stato il giorno che te ne sei andato.
Il giorno in cui ti ho perso è stato il giorno in cui non ho detto le parole che avevo sulle labbra.
Il giorno che ti ho perso è stato il giorno in cui le parole le ho inghiottite e poi risputate con rabbia mentre tu ti allontanavi, di spalle, senza voltarti, sordo al vento che ti rincorreva.
E ora, che sono passati i giorni, gli anni, le parole ritornano a pesare.
E ora, che il tempo sembra più veloce, le stesse parole tornano come eco lenta, pesante, a togliere aria al mio respiro corto e ai miei pensieri grigi.
Il giorno che ti ho perso è ieri.
E ti perdo oggi.
E ti perderò domani.
Per riaverti, se riaverti vorrò, dovrò vomitarle, quelle parole.
Non accadrà per caso.

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