Cartolina-sei-


C'è una porta, sul retro di questa casa, rossa anch'essa, che non ho mai aperto.
So, per esservi passata davanti, che si affaccia sulla parete nuda di uno scoglio basso, che non tocca quasi mai il mare.
Uno scoglio mancato.
Può una porta aprirsi su di un muro, per quanto sorretto dal cielo?
E passarvi davanti, sostare, seduta, sul suo gradino, non è un po' come averla già violata?
C'è una porta, nel mio cuore.
C'è n'è più d'una, a dire il vero.
Ci sono porte che non si aprono perché si conosce il paesaggio che ci accoglierebbe.
E a volte è di una bellezza intollerabile agli occhi stanchi, al cuore in affanno, alla mente in subbuglio.
Ci sono porte che non si aprono perché si conosce il paesaggio che ci circonderebbe.
E a volte è troppo buio, lì fuori, e la nostra lanterna è rimasta senz'olio.
Ci sono porte che non sono mai chiuse perché della striscia di luce che lasciano entrare, o del buio che non ostacolano, abbiamo bisogno.
Così come del vento forte a fermare il respiro in questo giorno di nuvole in fuga dall'inverno.
Come dell'attesa per un giorno nuovo, di nuove porte.
Succhiuse.

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