Rendere grazie

Spesso è la semplicità che ci consente di continuare a respirare.
E' lo spogliarsi di ogni pensiero che non sia "senti: il mio cuore batte!" che ci consente di trovare la strada in giorni tanto bui da sembrare notti senza luna.
Essere come gli uccellini che non partono e stanno vicino a scaldarsi.
Essere consapevoli delle estremità delle dita perché sono fredde.
Ricordarsi che un sorriso può costare immensa fatica, che un silenzio può parlare per ore.
Sentire un brivido ascoltando la serenità di chi ha perso la propria ragione di vita e non ha perso la sua, di vita.
E rendere grazie comunque.
Perché stamattina la neve ha coperto le cime.
Perché una risatina soffocata ha inaugurato una piccola giornata.
Perché la candela sul tavolo ha scandito un pigro risveglio.
Rendere grazie comunque.
Anche quando il perché tace.
E ripetere "senti: il mio cuore batte!"

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