Venerdì

Prendo un ampio respiro, muovo lentamente il collo.
Più del caffè mi piace il suo profumo.
Accarezzo i tasti e ne cerco uno che racconti le mie giornate, il mio poco sonno, i miei sorrisi stanchi e anche quelli davvero allegri.
Ripenso alla passeggiata di ieri sera, con i bimbi.
Pantaloni che non sono più blu, dopo essere stati sommersi da una sabbia che, in realtà, nasconde pietre vulcaniche.
Una voce resa insolitamente chiassosa dall'entusiasmo di raccontare la gioia di due gambine esili che non si vogliono fermare mai.
Al parchetto ho letto alcune pagine di un libro lievissimo mentre una testolina si appoggiava alla mia spalla e ridacchiava dentro il suo fumetto preferito.
C'è fatica e tanta, tanta gioia.
Domani la sveglia non suonerà.
Mi svegliarà la luce che lascerò entrare dalla mia grande finestra.

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