I miei giorni

Come un dito freddo sulla schiena calda.
Come una tazza di the caldo tra le mani fredde.
Come un sorriso dallo specchietto retrovisore verso un viso che non si potrebbe amare di più.
Come una cantilena ritrovata nella memoria e ninnata con le braccia piene di tesoro.
Come la sorpresa impercettibile del mutamento: in uno sguardo nuovo, in un nuovo atteggiamento, in una lievissima curva ch'è possibile notare solo guardando con amore.
Sono parole pensate, cercate. A volte pronunciate.
Sono intrecci di gambe e di mani.
Sono colori di una stagione che cambia.
Sono respiri di nuvole che corrono.
Sono momenti di indignazione e altri di condivisa partecipazione.
Sono sogni che fanno compagnia.
Sono tracce che non si vorrebbero vedere.
Sono momenti rubati per cercare i tasti che compongono pensieri.
Sono desiderio. E paura.
Sono ore. Minuti.
E sono adesso.

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