Valzer

Il dolore per non sentirsi parte e' forse paragonabile solo a quello per un'assoluta empatia.
Completamente dentro o del tutto fuori.
E' la consapevolezza che rende lucida la mente e che attanaglia il pensiero.
E' per sopravvivere che si sceglie, si scarta, si chiudono gli occhi? E' una scelta o e' indifferenza? E' colpa o incapacità?
Ci sono domande che risuonano per anni e che non possono trovare risposta se non nel silenzio. Qualsiasi risposta sarebbe ingiusta.
Ci sono dolori che continuano a sanguinare senza mostrare ferite. Qualsiasi unguento sarebbe inutile.
Ci sono ferite tanto lacerate da rendere indistinguibili le membra ancora sane. Qualsiasi cura sarebbe vana?
Esistono giustificazioni?
Sono concesse giustificazioni?
O è l'inevitabilità del dolore la sola risposta possibile? L'inevitabile ripetersi della storia la sola giustificazione che fingiamo di trovare?

Per quasi tutta la notte ho sognato di danzare.
Un valzer.

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