Ci siamo anche noi

Guardo le foto dalla stampa, ricevo sms dal corteo, compero il mio giornale. E parlo: con tutti quelli che incontro. Comunque la pensino. E per la prima volta da tanto tempo mi sento legittimata a urlarlo forte, il mio pensiero. Come se fosse caduto un velo che, da queste parti, si indossa per sparire un po' e farsi notare il meno possibile.
Non è più così.
I visi che vedo sono belli e colorati. Come i bambini che oggi non sono andati a scuola. Che si sentono orgolgiosi di essere in banco con un compagno che ha bisogno del loro aiuto.
Oggi c'è un cielo che potrebbe essere qualsiasi cielo. Come la nostra attesa, il nostro partecipare e non mollare.

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