...

Un attimo dopo pioveva.
Pioggia tanto violenta da togliere i vestiti e scarnificare le ossa.
Lacrime e lame sulle ossa che si facevano mucchio per ripararsi dalla violenza dell'acqua.
Troppo dolore per urlare. E troppe urla per tacere.
Troppo silenzio per resistere al rumore di una notte insonne.
Nel buio del letto la voce aveva bisbigliato parole incapaci di dirsi altrimenti: per cercare di alleggerire la pioggia che schiacciava e allontanava i sogni.
Al risveglio pioveva ancora.
Un'unica goccia enorme e solitaria a ricoprire tutto.

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