Intervallo

Come sempre aspetto e aspettando ascolto la mia abituale inadeguatezza.
La mia testa pesante di stanchezza desidera un cuscino. O una spalla e una mano a massaggiare leggera la nuca.
Come sempre lego il mio muoversi al movimento degli altri. E, in questi giorni di strani ammassamenti, l'immobilità sembra la sola occasione di equilibrio precario.
Accadimenti minuscoli o enormi. Scegliere di fingere di non sapere per non appesantire il portato.
Frasi brevissime e pensieri aggrovigliati all'infinito. Vecchie canzoni di guerra e disertori. Caffè nero e marmellata di mirtilli. Spegnere la radio e uscire.
Aria e respiro.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pausa

Sera