Nausea

Qualcosa mi sfugge: lo sento. Forse una possibilità; forse un'illusione o una corrosiva fissazione.
Ma c'è qualcosa che mi sfugge.
Qui, ora, giro su me stessa e intorno a me stessa. Accumulo parole, suoni, immagini e visioni ma non so prenderle; e neppure perderle.
Vorrei dirti di quell'intuizione che ci divide.
Ho provato a farlo ridendo e ho anche provato a cancellare il dubbio con una risata.
Poi sono inciampata in alcune parole cadute per sbaglio, nel buio, sussurrate.
E ora ho questa specie di morso che mi si apre dentro, che invade la mia pancia fino a trasformarmi in pancia. nausea: per tutto il pomeriggio. Provo a vomitare qui, ma non è abbastanza.

(P.S. Il dolore dovrebbe essere definito e circoscritto a chiari confini. Il dolore immaginato dovrebbe venir scaraventato da una finestra aperta. Temere il passato vuol dire aver paura del dolore di oggi.)

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