Tempo nuovo

In tempo per non precipitare mi aggrappo ad un tralcio di vite.
E’ nodoso e mi stringe il polso fino a farmi male; fino a salvarmi.

Ancora una volta il mio tempo è tutto da scrivere.
Propositi, progetti, desideri. Niente di tutto ciò ha segnato il passaggio di quest’anno nuovo e non saprei dire se è o meno un bene. Vorrei poter credere di essere riuscita nel mio intento di leggera zavorra, ma se penso alle prime parole dette, ai primi pensieri non solo pensati…temo di dover ammettere che il mio zaino è ancora ben colmo.
Allora penso che sia la paura a bloccarmi, ad impedirmi perfino di precipitare. Ricaccio indietro i miei sogni come fossero incubi e mi convinco di non meritarli.
Fandonie. Mi racconto solo fandonie.
Continuo a crederci, invece. E continuerò a respirare a fatica e poi a trovare ossigeno leggerissimo. A piangere e a cantare. Continuerò anche a sognare; e a farmi male. Continuerò a sentirmi amata e, a volte, non meritata. Amerò e detesterò intensamente: come sempre. Perderò la pazienza e poi mi sorprenderà la meraviglia di due sguardi incantati.
Destinata a vivere, so che non precipiterò mai abbastanza da cadere.

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