Torno in autunno

Mi sembra di vedere confusi anche gli uccelli. Provano a radunarsi sui
fili elettrici, nei campi; provano ad accordarsi sulla partenza, ma il
caldo di questi giorni li fa dubitare. E se domani, improvviso,
arrivasse davvero l'autunno? Sarebbero pronti?
Io aspetto l'autunno, come ogni anno. Questa fine d'estate mi e'
sembrata lunghissima e pesante. Ho voglia di maglie calde, giacche e
cappotti. Desidero guance arrossate dall'aria e labbra morbide di burro
cacao.
E' stata, la mia, un'estate che mi sono negata. Ho vomitato pensieri e
parole che non ho mai pronunciato. Mi sono gonfiata fino ad implodere di
un'aria che non ho voluto soffiare. Dovevo farlo. Era quello che mi
sentivo di vivere. La mia fatica non detta, i pensieri di cui mi
vergogno, il desiderio (l'utopia) di essere sentita e ascoltata nel mio
urlo soffocato.
Sono tornata da un mese. Settembre e' stato tremendo. Una corsa da
fondista che richiederebbe una vacanza, un'altra estate: leggera e
assolata, questa volta...
E' iniziato ottobre e ho riacceso il computer e sto provando a scrivere.
Prima ho riordinato le foto. Continuo a non amare le foto digitali. Mi
sono rassegnata, ma le stamperei tutte, a centinaia, senza alcun
ritocco. Mi piacciono le foto che si possono toccare e guardare cosi'
tanto da rovinarle. E mi piace scrivere sulla carta. Anche se riconosco
la comodita' di un cursore che consente alle mie dita di inseguire
meglio i miei pensieri, e' la pagina di carta che cattura il mio cuore.
Aspetto l'autunno e le foglie che cadono e riempiono di colore e profumo
le strade.Aspetto le giornate che si fanno piu' corte e le luci che si
accendono presto. Aspetto le piogge sottili di novembre che arricciano i
miei capelli. Aspetto l'autunno perche' con l'autunno mi riconosco e mi
ritrovo.

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