Sono arrabbiata con te

Sono arrabbiata con te.
Per la volta che ti ho chiesto di offrirmi una merenda e hai finto di non avere spicci per pagare, così abbiamo diviso la spesa (lo so che hai finto: poi ho guardato nel tuo portafogli).
Perché mi hai negato senza dire mai un no chiaro, il mio desiderio di avere un terzo figlio.
Perché poi, quando la terza gravidanza è arrivata, inaspettata, mi hai accusata di averti ingannato e mi hai lasciata sola di una solitudine che non immaginavo nemmeno esistesse.
Perché ho perso il nostro terzo figlio. E non riesco a non pensare che sia accaduto perché ha sentito il tuo rifiuto e la mia solitudine.
Perché mi hai tradita per primo e hai lasciato che ti tradissi anche quando avevo chiesto il tuo aiuto.
Perché di questo dolore avrei avuto bisogno di parlare e capire e invece tu hai chiesto silenzio e io ho taciuto. Perché non mi hai mai chiesto scusa e invece quando ti ho ferito io, mi hai vomitato addosso tutta la tua rabbia e il tuo dolore.
Perché ho chiesto due giorni per noi quattro e hai detto di no.
Perché non sono capace di fare da sola, senza di te, le cose desidero per noi.
Perché i muri della nostra camera hanno bisogno di essere ripuliti a fondo, prometti di farlo  e non fai e non lasci che chiami qualcuno a farlo.
Perché non sono capace di chiamare qualcuno che lo faccia al posto tuo.
Perché in questi anni non hai mai chiesto dove trovassi le risorse per i corsi di danza, di nuoto, di musica, per le scarpe dei ragazzi, i loro abiti, le bollette di casa, l'assicurazione dell'auto. Ma sottolinei spesso che la spesa la paghi tu.
Perché nascondi la tua tirchieria vestendola di premura e attenzione per il nostro futuro e neghi un presente che c'è, adesso, perdendo occasioni di tempo prezioso che non ci verrà reso. I ragazzi crescono in fretta, così in fretta...
Perché la tua parsimonia sta contagiando i tuoi sentimenti; che non manifesti quasi mai con gesti piccoli, inaspettati, che ho chiesto fino a perdere la voce. Tanto che la rosa di qualche giorno fa, mi è parsa quasi un miracolo. Non è ancora appassita: forse è davvero un miracolo
Perché non mi regali quello che desidero ma quello che pensi dovrei desiderare.
Per le parole che mi hai urlato in auto e che non riesco a dimenticare.
Perché c'è stato un tempo in cui hai provato a dirmi che sono cattiva e antipatica e a giustificare così il mio senso di solitudine. E adesso provi a dirmi che sono io ad avere una visione negativa, cupa, del mondo e dell'esistenza, lasciando perplessi quanti ti ascoltano: perché hai anche la premura di dirlo quando non siamo soli.
Perché con tutto quello che siamo riusciti a superare in questo ultimo anno, la scorsa estate sei riuscito a preoccupare molto tua sorella e a coinvolgermi nel più imbarazzante momento che abbia vissuto, quando lei, per affetto, mi ha offerto il suo aiuto, economico, in seguito alla tua catastrofica previsione del nostro avvenire.
Sono arrabbiata con te.
E sono arrabbiata con me.
Perché ho rinunciato a dire e a lottare e ti amo per quello che sei.
Perché ho rinunciato a lottare ma non so smettere di sentirmi ferita.
E' una strada lunga. La cammino tenendoti per mano, perché senza la tua mano cadrei.
Sono arrabbiata con te. Perché ti amo.



Commenti

Post popolari in questo blog

Pausa

Sera