Allora. Adesso.
Dopo tanto immobile silenzio, un gesto. Un abbraccio.
Ho pensato "ecco" e un nodo, benché minuscolo, pareva sciogliersi.
Non so cosa sia stato, poi.
Un movimento impercettibile del braccio, forse. Un respiro colto.
Come quando capii, allo stesso modo, che a Barcellona non eri solo; che a Madrid non lo saresti stato.
Ecco. Come allora.
E l'abbraccio si è tramutato in un addio non detto.
Allora ci son voluti anni perché il velo cadesse, davanti al quadro di Hopper che non riesco più a guardare.
Adesso? Aspetterò altri anni. Aspettare è la sola azione possibile, per me, ora.
Ma a differenza si allora, adesso so. E sento l'orologio che segna lo scadere del tempo.
Ho pensato "ecco" e un nodo, benché minuscolo, pareva sciogliersi.
Non so cosa sia stato, poi.
Un movimento impercettibile del braccio, forse. Un respiro colto.
Come quando capii, allo stesso modo, che a Barcellona non eri solo; che a Madrid non lo saresti stato.
Ecco. Come allora.
E l'abbraccio si è tramutato in un addio non detto.
Allora ci son voluti anni perché il velo cadesse, davanti al quadro di Hopper che non riesco più a guardare.
Adesso? Aspetterò altri anni. Aspettare è la sola azione possibile, per me, ora.
Ma a differenza si allora, adesso so. E sento l'orologio che segna lo scadere del tempo.
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