Per te, Jesus

Ciao.
So che domani mi penserai. Lo so.
Lo scorso anno il regalo della tua voce ha chiuso la giornata del mio compleanno. Domani non lo avrò, il tuo regalo, ma so che mi penserai.
E non mi basta, perchè sono tante le cose che vorrei dirti.
Vorrei dirti che un anno fa scoprivo che il mio desiderio più grande cercava un nido sotto il mio cuore, che quel desiderio è volato via ancor prima di farsi vedere davvero; che ha lasciato una ferita che non so vivere serenamente. Che un anno dopo sono in attesa di sapere se le cellule che hanno trovato nel mio seno possono essere più brutte di quello che sembrano.
Vorrei dirti che mai come da quando ti sei nascosto sei presente nel mio pensare.
Vorrei dirti che mi manchi, che sono in pena per te, che non sapere è la sofferenza più grande.
Vorrei dirti che il bene è sempre tutto qui, a cercare di non lasciarti andare. O a lasciarti andare sperando tu sappia di poter tornare.
Domani saremo a Firenze. Ti ricordi il nostro sonno sdraiati sul prato davanti a S.Maria Novella? Ma ti piaceva veramente Klimt o era solo il tuo affetto per me?
Ti penso, Jesùs.
E gli auguri che domani mi manderai, io li sentirò.
Ovunque tu sia.
Ti voglio bene.

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