Penso
Penso. Agli angoli nascosti dentro di noi. A come non riusciamo a condividerli. A volte neppure li chiamiamo per nome. Penso. A come la pelle percepisca prima del pensiero le ombre e le luci che ci circondano. Penso. A pensieri condivisi, intimi e sconosciuti. Penso. Alla ferita che brucia per non essere soggetto, oggetto, parte di quello scambio. E penso che gli angoli nascosti possano servire come pausa, come respiro quando l'aria sembra troppo rarefatta per noi. Intanto fuori il cielo si fa grigio e promette altro bianco. Speriamo. Lo splendore negli alberi di questa mattina, si è sciolto presto.