Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2011

Sto tornando

C'è un caffè che mi aspetta, seduta sul gradino davanti a casa. Può essere tra un minuto, tra un giorno. O tra vent'anni. Provo a riordinare le ultime settimane bevendone il profumo, che sale e avvolge il mio collo dolorante, la mia testa troppo pesante. Devono sedimentare le immagini, gli incontri, gli abbracci. Devono trovare posto sentimenti impossibili da scrollarsi di dosso. Volare non mi è mai piaciuto. I miei piedi sono nati per stare ben ancorati alla terra. Sono i miei pensieri che possono volare, il mio cuore. Restare sospesa lassù per delirio di onnipotenza umana mi sembra sempre più illogico. Eppure, quando tornando ho sentito la voce del mio bimbo annunciare laggiu', lontanta e appena visibile, l'Irlanda, ho sentito che stavo tornando davvero, e che qui, in questa Europa vecchia e zoppicante e' il mio posto. Il mio posto. Dove trova casa il mio cuore, lì è il mio posto. E il mio cuore ha bisogno di strade note, dove poter camminare la no

Verso casa

Il cuore troppo veloce, i minuti troppo lenti. Si parte. Si torna a casa.
La testa che sprofonda in un cuscino troppo morbido. Le palpebre troppo pasanti per restare aperte. Le ossa indolenzite. Fuori il temporale. Al piano di sotto la vita. Avere la capacita' di lasciare che i giorni passno cosi', uno dopo l'altro, finche' non sara' la vita a dimenticarsi di aprire la mia porta.

Qui e altrove.

C'e' un oceano tra il mio cuore e il mio cuore. Ci sono cieli sconfinati tra il mio pensiero e i miei pensieri. Sono qui e sono altrove. Suoni, colori, profumi che sono parte di me senza essere me. La magia e' nel gioco dei bambini che non hanno le stesse parole ma parlano con i medesimi gesti. E io nel mezzo. Qui e altrove sempre.

Volo

Immagine
Prendo il volo. Con i piedi ben piantati nel mio giardino. Con i pensieri che non hanno dormito e il cuore che segue ritmi sconosciuti. Prendo il volo. Con la gioia contagiosa dei miei bambini curiosi e la tua guida a fianco. Prendo il volo. Lasciandomi dietro le briciole del mio cuore per ritrovare la strada di casa.

"...E a quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita"

Leggo ora questi versi di Y. Amichai e ascolto il vento che muove la notte e porterà, forse, un temporale. E un cielo terso, domani. Ho lasciato a questo giorno parte dalla mia zavorra e sono pronta a portarne un po' della tua. "Hai un cuore fatto per essere sparpagliato", mi disse una volta qualcuno che forse mi conosceva bene. L'ho ripensato stasera, mentre guardo la mia casa che resterà vuota perché io andrò. A sparpagliare il mio cuore. A cercare frammenti che ho lasciato andare lontano. L'ho ripensato stasera leggendo versi che non sono mai casuali, perché come il mio cuore sono sparpagliati e arrivano là, dove devono arrivare.