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Visualizzazione dei post da maggio, 2010

In un posto fuori dal mondo

E' lì che vorrei andare. Dove il tempo si possa fermare. Dove affacciandosi alla finestra si vedano movimenti lenti e consapevoli e leggeri. In un posto di cielo trasparente e aria sottile. Dove il verde possa distendersi e i colori confondersi. Cercherei un prato e mi sdraierei sull'erba. Sentirei la terra. Guardare il cielo. Per ore. Le nuvole che mutano e svaniscono, la luce che diventa discreta. In un posto fuori dal mondo, per un tempo che non sia di questo mondo.

Il cuore di Macabea

Macabea ha perduto un pezzo del suo cuore. Macabea ha il cuore in piccoli pezzi scomposti. Ne manca uno e gli altri non sanno piu' stare insieme. Macabea pensa che dovrebbe partire, per un po'. E io non so cosa risponderle...

Temporale

Ancora una volta l'aria è diventata colore del cielo. Grigio ovunque, ma grigio rotondo e cupo e pieno che si poteva toccare e che faceva il verde degli alberi ancora più verde. Poi si è alzato il vento e si sono piegati i rami, le foglie, i panni stesi. L'acqua sembrava sparire nel vento, era solo rumore sui tetti. Era solo il profumo della prima pioggia estiva. Ancora una volta il profumo del primo temporale ha portato via l'odore dell'inverno. Anche nel mio cuore sembra cercare posto un temporale. Mille sono i colori che lo gonfiano. Forti i venti di contrastanti umori e differenti sentire. La ragione sembra volare nell'altrove che soffia forte. Anche nel mio cuore, cambiano le stagioni.

7:05 primo caffè

Appoggiata al balcone guardo la strada. Appoggio il mento sul braccio e guardo senza vedere. Passanti distratti, cani di corsa, qualche bici, un giardiniere mattiniero. L'aria è ancora fresca e intirizzisco. Servirebbero altre braccia a riscaldarmi. Le montagne, stamattina, non riescono a dare confini al cielo. E neppure ai miei pensieri. Non riesco a scrivere molto, in questi giorni. Forse perché sto bene. Non riesco a trovare le parole per queste, di pagine. Le mie parole, come i miei pensieri, vanno dove vogliono senza che io possa dar loro forma o direzione. I miei pensieri, come le mie parole, trovano meta altrove. Il giorno che tornerò qui per restarci, forse, non sarà un giorno felice, per Macabea. Il giorno che tornerò qui di passaggio, spero, sarà un giorno felice, per me. Altrove Andiamo via, creatura mia, via verso l'Altrove. Lì ci sono giorni sempre miti e campi sempre belli. La luna splende su chi là va

Ascolta

Io mi prendo nelle notti Le rose della tua bocca Che nessun’altra ci beva. Quella che ti abbraccia Mi deruba dei miei brividi Che intorno al tuo corpo io dipinsi. Io sono il tuo ciglio di strada. Quella che ti sfiora Precipita. Senti il mio vivere Dovunque come orlo lontano? Else Lasker-Schüler

Domenica pomeriggio

Le mani nella terra, le mani che si screpolano e prudono un po'. L'odore della terra mossa e di quella che ha finito il proprio ciclo. Cerco di dare un ordine ai rampicanti, ma in realta' mi piace che scelgano la strada che preferiscono, nel mio piccolo terrazzo. Sposto vasi e taglio rami secchi. Le mani, nude, ben sporche. Il cuore, nudo, che canta sottovoce. La mente, nuda, che sparpaglia pensieri e li fa arrivare fino ad acque sconosciute, fino a visi scaldati da un insolito sole, fino ad altri pensieri ad incrociare i miei.

Mancanza

La mancanza non è il vuoto. E', anzi, la consapevolezza della pienezza. Sentire la mancanza è toccare i propri confini e trovarli solo dove si toccano con i confini dell'altro. La mancanza è percezione sottile e acuta di ciò che si è, di ciò che si può dare. E' precisa definizione dei desideri. Di quelli già compiuti, di quelli solo espressi, di quelli neppure formulati. Voglio continuare a vedere la mancanza, perché il giorno che non sarà più così avrò perso interesse e speranza. Oggi la mancanza assomiglia ad un vuoto. Di parole, di presenza. Di gesti attesi. Oggi la mancanza è attesa affacciata sul cielo grigio e su un cuore troppo al freddo per correre.

Domande

Come trattenere senza costringere? I ricordi, gli attimi, le persone? Come tacere per trovare le parole che si vorrebbero dire? Come sentirsi dentro nello stesso momento il sole e il temporale? Come posso capire? Voglio capire? Come non scendere da quest'altalena che mi porta in alto e che vorrei fermare mentre sale? Cerco una mano da stringere per non cadere e vorrei saper camminare da sola. Ho incontrato una mano e non voglio lasciarla. Ho incontrato una mano e vorrei non smettesse di stringere la mia.

1

Inizia a piacermi, tanto, il numero 1. Porta con se attesa, sorpresa e calore.
S vegliami, ti prego, succede ancora d’implorare in un sogno a questa tenera età, aiutami, fa’ che non sia vera l’oscena materia del buio. Sfiora allora davvero una mano il mio corpo assiderato e di colpo so d’averti chiamata e che non saprò più niente. (G.Raboni)

Sono stata meglio di così

Sono stata meglio di così. Ma anche peggio. La mia sete di parole non è stata calmata. La mia fame di gesti tanto banali da commuovere non è stata saziata. Il desiderio di stringere qualcuno non ha trovato consolazione. Però questi sono giorni confusi tra sorrisi e incertezze e li voglio vivere tutti. Senza domande che non siano sciocche, senza parole che non siano ancora adolescenti. Però questi sono giorni di inaspettati tremori e capriole del cuore e li voglio vivere per come vengono. Senza paura e senza saggezza. Sono stata meglio di così. Ma anche peggio. Starò bene. Definitivamente.

Mi sento bene

Non riesco a trovare parole da scrivere in questo spazio nascosto. In questi giorni le mie parole volano altrove, come i miei pensieri, portate e sparpagliate dal vento, dalle nuvole che corrono, dalla pioggia di un cielo mutevole. Arriveranno a destinazione? Troveranno la strada per lasciarsi cadere là, dov'è il loro posto? Indipendenti da me, le mie parole, i miei pensieri, la fantasia, i sogni nel dormiveglia, vivono di vita propria e mi riempiono di subbuglio sorridente. Mi sento bene.

vado a memoria

...e invece come un ladro come un assassino, vengo di giorno ad accostare il tuo cammino per rubarti il passo, il passo e la figura, e amarli di notte quando il sonno dura. E amarti per ore, ore, ore e ucciderti all'alba di altro amore. E amarti per ore ore e ore e ucciderti all'alba di altro amore. Perchè l'amore è tutto carte da decifrare e lunghe notti e giorni per imparare...

Giorni

La sensazione che accompagna i miei giorni sempre tanto confusi è libertà leggera. E' come se la farfalla volesse liberarsi dal suo bozzolo. Come se la foglia nuova spingesse per far cadere la gemma che la chiude. Il precario equilibrio che muove i miei passi incerti, trova indirizzo nel sentimento piccolino che dà voce al mio respiro. Mi sento un po' più libera. E, di conseguenza, più leggera e perfino più bella! Mi scopro a sorridere piano piano. Mi sorprendo in pensieri che corrono veloci come il cielo di questi giorni: mutevole e vivo. Mi sento libera da me.

Assenza

Sfioro l'assenza e lascio che copra il mio cuore e lo renda veloce e pesante. Cerco tracce tanto lievi da sparire in un sospiro. Ascolto fiato che arriva senza respiro. Guardo sbirciando e vedo solo il silenzio che stasera mi accompagna.