Non so da dove cominciare. Non so neppure perché cominciare... Non so il senso di miei pensieri raccontati a me soltanto, persi nel vuoto cosmico che mi circonda, che fanno eco nella mia testa e lì si fermano. Però se non lo faccio qui continuano a rimbalzarmi dentro, e allora ci provo, con ancora la minuscola speranza di un minuscolo miracolo. Ancora una volta ho toccato la mia estraneità. Il mio non essere in grado di conservare e far crescere relazioni di amicizia. Forse sono anche un po' gelosa, perché non capisco cosa ci sia di tanto diverso e sbagliato in me da impedirmi di essere parte, di sentirmi parte. Ed è sempre stato così, da sempre. E da sempre, a momenti, fingo di dimenticarlo e poi BUM! mi si chiude una porta in faccia. E non so raccontarlo perchè piangerei, e poi a chi? Sono assolutamente, irrimediabilmente sola. Da sempre. E non riesco ad abituarmici. Sopravvivo e affondo e poi sopravvivo per affondare ancora. Non credo che le rivedrò più. Gli ultimi anni son