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Visualizzazione dei post da maggio, 2009

Parlo da sola. Come sempre

Scrivo parole che cancello in un clic sperando di cancellare nello stesso modo i miei pensieri. Devo devo devo devo. Se fingo che tutto vada bene, tutto va bene. Intorno a me tutto va bene. E' dentro che sono a pezzi, e quando mi guardo allo specchio è questo che vedo: pezzi scomposti. Desideri inespressi o negati. Minuscoli gesti mancati. Gesti attesi e non trovati. Però se riesco a fingere che tutto vada bene, tutto va bene. Almeno intorno a me. Falsità che salvano la vita. Non mi concedo nulla. Nessuna attenuante, nessuna giustificazione. E' colpa tutta mia. Che non so staccarmi da me e dal mio invadente egoismo. E' tutta colpa mia che non so vedere dalla giusta prospettiva. Stanotte non sono riuscita ad implodere e mi sto sciogliendo lentamente, ma poi ritroverò i miei pezzi e con molta attenzione, per non ferirmi a morte, tornerò a guardarli e a riconoscermi. Sarò pezzi di me. Del mio cuore, dei miei pensieri, di mie parole non dette e di quelle non ascoltate. S
Ho spalancato la finestra e lasciato entrare l'aria, la pioggia mista a grandine, il brivido sulla pelle calda e ho sorriso. Come ora.

A te

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A te che sei l'inevitabile amore della mia vita. A te che mi confondi e mi regali certezza. A te che mi chiami raramente per nome e la tua voce mi da brividi sottili. A te che hai labbra morbide e braccia grandi. A te che nei ricordi sembri essermi sempre stato vicino. A te che non sopporto e non so farne a meno. A te che vorrei e che poi non vorrei. A te che parli e hai infiniti silenzi. A te che non rispondi mai alle mie email, ai miei biglietti, ai miei sussurri. A te che ho scelto di amare perché era il mio solo possibile destino. A te che collezioni francobolli e pensieri sparsi. A te che vorrei diverso ed esattamente come sei. A noi. Per non perdere la consapevolezza del dono.
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