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Visualizzazione dei post da maggio, 2008

Ho pensieri stanchi, stasera

E' sceso il silenzio. Me ne sono accorta solo ora. Solo poche ore fa cori, fanfare, tamburi. Ora, improvvisamente come era arrivato, il rumore ha lasciato posto all'abituale silenzio. Ho pensieri stanchi, stasera. Aspetto solo che la lavatrice finisca per andarmene a dormire: domani si ricomincia. Mi addormenterò leggendo un vecchio giallo per i ragazzi dei tempi della scuola media. Ho bisogno di vuoto che sia davvero tale: leggero, allegramente inutile, vaporoso. Mille volte, nei giorni scorsi, ho mentalmente composto un elenco di desideri destinati a restare tali. I più diversi, disordinati, impari dei desideri possibili. Perché? Probabilmente per continuare il linciaggio alla mia autostima; per ripetermi quanto ben radicata sia la mia incapacità anche solo di pronunciarli e la mia convinzione che pronunciandoli svaniscano per sempre; per ricordarmi che quello che non riesco ad essere o ad avere serve a ricordarmi che non merito. Come vorrei una fatina capace di comprensio

Adunata

"...Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata." G.Ungaretti

Intervallo

Come sempre aspetto e aspettando ascolto la mia abituale inadeguatezza. La mia testa pesante di stanchezza desidera un cuscino. O una spalla e una mano a massaggiare leggera la nuca. Come sempre lego il mio muoversi al movimento degli altri. E, in questi giorni di strani ammassamenti, l'immobilità sembra la sola occasione di equilibrio precario. Accadimenti minuscoli o enormi. Scegliere di fingere di non sapere per non appesantire il portato. Frasi brevissime e pensieri aggrovigliati all'infinito. Vecchie canzoni di guerra e disertori. Caffè nero e marmellata di mirtilli. Spegnere la radio e uscire. Aria e respiro.