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Visualizzazione dei post da maggio, 2007
Avrei voluto cancellare i miei pensieri in mezzo al vapore del ferro da stiro. Non sono riuscita. Vorrei saper gioire e basta per una notizia allegra. Non ci riesco. Sarà questa serata caldissima, sarà la stanchezza per una giornata vissuta di corsa. Saranno le parole che non si trovano; e i pensieri che non si desiderano. Sarà il non poter avere voce. Sarà il ruminare di sinapsi e contatti elettrici e neuroni impazziti. Sedersi davanti a un caffè. Telefonare. Dolorosa è la lucidità davanti a se stessi. Voglio mentirmi come mento alla mia vita in mezzo agli altri. Voglio svegliarmi. Guardarmi allo specchio e scoprirmi differente. E lo voglio domani. Come un miracolo.
Caleidoscopio dai colori sintetici. Isole smeraldo annegate in un mare brillante di rosso. Perché le mie dita non premono più le palpebre chiuse?

In divenire

Passa attraverso la mia trasparenza con incedere fiero e sicuro. La bellezza è la sua forza. Bellezza data dall’incanto con cui guarda il mondo. Dalla novità che porta la sua voce. Ma è la mia trasparenza il suo fardello. Perché, trasparente, sono ovunque: impossibile circoscrivermi.

Qui e altrove

Non ho sentito la morbidezza delle labbra. Non mi hanno sfiorata. E sulla pelle, solo elettricità. E il calore, la luce, mi hanno avvolta e sollevata e sospesa. Pesante e leggera allo stesso tempo.Qui e altrove contemporaneamente. Pensieri, i più disparati. Girano i colori e l'aria diventa densa. Gli occhi, chiusi, vedono ciò che la consapevolezza censura.