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Visualizzazione dei post da aprile, 2005

incontri

Addio...Invece io penso sempre di allungare una mano e trovarne una pronta a stringere la mia. Ho la memoria piena di volti incontrati per caso: dal medico, durante un viaggio in treno di molti anni fa, per la strada. Volti che non dimenticati diventano incontri. Magari incontri mancati, ma pur sempre presenze. A volte mi sembra faticoso; a volte una presa in giro, vista la mia ormai certa trasparenza: di me quasi nessuno ricorda il nome e, a volte, neppure ricordano l'incontro. Ha importanza? La mia curiosità mi portava, quando il tempo potevo perderlo alla luce del sole, ad ascoltare per ore parole di chi non conoscevo, cercando di immaginare quelle vite che mi sfioravano senza neppure saperlo. Ricordi? Come d'estate quando le finestre restano aperte e portano in strada rumori di famiglie che sembrano, viste così, sempre felici. Davvero, invece, stanno dicendo addio? "Così lasciatemi riposare in questo momento e credere che il lato migliore della vita sia molto sim

occhi

Era sempre stata blu. Nata blu, il suo mondo era blu: tutti erano blu. Un giorno, mangiando un gelato, un'amica le disse: "vorrei davvero avere capelli rossi belli come i tuoi". Forse il mondo era rosso?

Non lo so!

Questa rabbia piccola, inutile e faticosa mi toglie il respiro. E mi fa sentire inadeguata e brutta. L'incapacità di saper trovare la strada percorribile mi fa esplodere come non vorrei fare mai. E non mi sopporto io per prima. Giorni, tanti giorni, senza tregua. Solo fatica (spesso inutile); solo notizie brutte. Eppoi questo mio insistere nel voler sempre vedere una qualche possibilità di ottimismo (che fatica l'ottimismo congenito: è quasi come una malattia cronica che inevitabilmente convive con noi nella quasi sempre incomprensione di chi con noi divide la vita). Eppoi accendo la radio e sento Gino Paoli: una persecuzione o un destino? Eppoi. Eppoi. Eppoi mangio cose che fanno male al mio corpo ma bene ("per finta") al mio spirito: mettono a tacere la rabbia dello stomaco...Eppoi vorrei il suono di una voce che non provenisse da una radio e che avesse più di cinque anni. Poi vorrei vento e mare e ancora vento per spazzare via la rabbia, la fatica, i pensieri, le

Solitudine

Ho bisogno di pioggia. Di pioggia lieve e profumata come quella che cade al finire dell'estate portando con se' un leggero desiderio di funghi, di foglie gialle, castagne ed erba appassita; di cieli imbronciati e nebbia sottile. Ho bisogno della danza e della musica della pioggia: sui vetri, nelle bolle delle pozzanghere, nei rivoli lungo le strade. Ho bisogno degli odori della pioggia diversi in ogni stagione. Del profumo verde e fresco delle piogge di aprile che sanno di vento e pollini. Dell'odore del sole nelle piogge di luglio e quello di ghiaccio e di cieli grigi delle piogge di gennaio. Vorrei un tetto che suona gocce forti abbastanza da lavare un'intera stagione; un tetto che accompagni tuoni e scontrarsi di nuvole. Per quanto mi possa sentire sola, una giornate di pioggia accarezza la mia anima e lenisce il mio cuore scandendo il ritmo dei miei pensieri. Oggi e' stata una calda, avvolgente, giornata di sole.

Ali

Quando ti penso, penso alla luce lassu' che ha addolcito i miei occhi fino a velarne per un attimo la paura. Penso alla luce chiara e forte delle cime innevate, all'azzurro incredibile che solo un nuovo altissimo giorno puo' regalare. Ero certa che non avrei piu' posseduto ali: tu le hai posate sulle mie spalle e io sono venuta a salutarti. C'e' un tempo per vivere ed un tempo per morire: il tempo per amare e' adesso. Sempre